Al momento la nave non presenta una polena vera e propria, quanto una curvatura della struttura della chiglia.
Nella sezione
poppiera della nave, adiacenti alle murate vi sono due scalinate che collegano il
ponte al
castello oltre due metri più in alto, su di in un piccolo pianerottolo che permette l'accesso al
castello di poppa alto circa 2,5 metri.
La balaustra che protegge la parte laterale delle scalinate è di legno scuro lucido e ben levigato.
Sul castello, occupante circa 1/4 della lunghezza della nave, vi sono la ruota del timone, un grosso leggio sulla destra della ruota, ancorato all'assito e destinati a carte nautiche e strumentazione varia, oltre ad un supporto per una lanterna schermabile.
Al centro del castello di poppa, nella parte posteriore, è posizionata
una balista, dietro di essa, a metà strada tra la stessa e la ruota del timone, v'è una rastrelliera ove sono sistemati tramite legacci giavellotti destinati all'essere scagliati con la macchina d'assedio.
Sempre sul castello di poppa, fissate alle murate di coda, due grosse lanterne di posizione sporgenti oltre la struttura della nave.
CASSERO
Sotto il castello di poppa si trova il
cassero, cui si accede tramite una porta sul ponte, sotto il pianerottolo collegato alle due scale.
Superata la porta ci si ritrova in un corridoio abbastanza largo il cui pavimento è composto da scure assi di legno e le cui pareti sono abbellite con alcuni dipinti, oltre che da alcuni vessilli.
A destra, nel corridoio, si può trovare la cabina del nostromo, di fronte a questa la cabina destinata ad essere il cuore della navigazione, con le carte nautiche e le attrezzature atte a misurare ed annotare, mentre in fondo a tale corridoio si può trovare la cabina del capitano, la più ampia tra tutte quelle presenti.
Queste tre cabine sono quelle più confortevoli della nave e con le mobilie meno arrangiate, oltre ad essere più spaziose ed arieggiate grazie alle vetrate che danno sull'esterno.
Nella cabina del capitano v'è una botola che da ad una contropavimentazione al di sotto di un baule ove è possibile alloggiare chiave mastra, monete e gingilli vari.
COPERTA
Sul ponte, vicino alle scale che portano sul castello di poppa, vi sono dei boccaporti che permettono di accedere alla zona di
sottocoperta.
Avanzando ancora sul ponte di coperta, procedendo verso prua, passiamo accanto ai due grandi alberi, quello di maestra e quello di trinchetto, davanti a ciascuno dei quali, a mezzo metro di distanza, si può trovare un boccaporto.
A prua, un piccolo castello cui si accede con una scala centrale di quattro scalini costituisce alloggiamento per il grande argano.
Oltre al boccaporto di trinchetto, vi alloggia
una seconda balista a funzione di pezzo da caccia, dietro alla quale, parallela al trinchetto, una seconda rastrelliera uguale a quella di poppa.
PRIMO PONTE SOTTOCOPERTA
Da prua a poco oltre l'albero di trinchetto v'è
la cucina con due tavoli da lavoro, attrezzatura varia ed una cucina comprendente di una stufa ove possono essere sistemati fino a quattro paioli. Le chiavi della cucina sono in mano al capitano ed al cuoco.
Da circa l'albero di trinchetto fino a dopo l'albero di maestra v'è il ponte destinato agli alloggi della ciurma.
Qui gli uomini si sistemano come meglio credono, decidendo se dormire per terra, su amache, su giacigli improvvisati o su piccoli letti di legno con tanto di coperte rubate da qualche parte, inoltre è il luogo ove i marinai sistemano dei tavoli per poter pasteggiare abbastanza comodamente.
Lungo i fianchi della nave vi sono inoltre diverse rastrelliere, oltre casse contenenti munizioni varie ed attrezzature.
Dall'albero di maestra a poppa, invece, si aprono su un piccolo corridoio
la sala d'armi sulla destra, ove i marinai possono fare pratica con le diverse armi, di fronte alla quale è situata
la cambusa, le cui chiavi sono in mano al capitano ed al cambusiere, ed in fondo a tale corridoio, nella parte più estrema sotto al castello di poppa, trova il suo spazio
la cabina del medico, poco più piccola di quella del capitano ma attrezzata con due tavoli da operazione divisi tra loro e dal resto della stanza da alcuni teli assicurati a degli anelli sistemati su delle aste in modo da poterli fare scorrere assieme al tessuto. Accanto ai tavoli da operazione due sacchi di sabbia da poter spargere sul pavimento così da assorbire il sangue onde evitare che spandendosi renda scivolose le assi.
Inoltre vi sono un terzo tavolo, una grossa libreria, alcune scaffalature chiudibili grazie a delle ante ove conservare le varie strumentazioni, un baule ed alcune sedie, con alle pareti dei ganci in legno atti ad appendere le stesse in caso di brutto tempo.
Anche in questa stanza sotto ad uno scrittorio si trova
una botola, poco più piccola di quella della stanza del capitano e con all'interno della bambagia sì da proteggere fiale o composti vari di particolare pregio. Anche in questo caso una chiave della stanza e della botola è nelle mani del capitano, mentre una copia delle stesse è in mano al medico di bordo.
SECONDO PONTE SOTTOPERTA
Da prua a all'albero di trinchetto trova posto
la prigione con una piccola zona dedicata alle eventuali torture. Una chiave è in possesso del capitano, una in possesso del boia.
Dall'albero di trinchetto alla sezione del castello di poppa si trova
la stiva, casse e funi per fermarle a ganci sullo scafo in caso di mare grosso, oltre alle cime e velature di rispetto, un'ancora di riserva ed alcune ancorette.
La parte poppiera, sotto al castello, è destinata al
carpentiere, con le attrezzature necessarie alle riparazioni più o meno importanti ed un tavolo da lavoro, alla parete è fissata una credenza ove può conservare progetti, carte e oggetti di piccole dimensioni.
[Modificato da EvenMorePain 26/06/2018 00:14]